Confindustria Molise https://www.confindustriamolise.it/ Fri, 24 May 2024 09:08:45 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.0.9 CONFINDUSTRIA: EMANUELE ORSINI ELETTO PRESIDENTE CON IL 99,5% DEL CONSENSO https://www.confindustriamolise.it/confindustria-emanuele-orsini-eletto-presidente-con-il-995-del-consenso.html Fri, 24 May 2024 09:08:45 +0000 https://www.confindustriamolise.it/?p=1225 L’assemblea privata dei delegati, riunita nell’Auditorium della Tecnica di Viale dell’Astronomia, ha votato. L’assemblea ha registrato una partecipazione record pari al 98% degli aventi diritto al voto e un consenso dei votanti pari al 99,5%. L’assemblea ha contestualmente votato la squadra di Presidenza composta da dieci Vice Presidenti elettivi – Lucia Aleotti (Centro Studi), Angelo […]

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L’assemblea privata dei delegati, riunita nell’Auditorium della Tecnica di Viale dell’Astronomia, ha votato.
L’assemblea ha registrato una partecipazione record pari al 98% degli aventi diritto al voto e un consenso dei votanti pari al 99,5%.
L’assemblea ha contestualmente votato la squadra di Presidenza composta da dieci Vice Presidenti elettiviLucia Aleotti (Centro Studi), Angelo Camilli (Credito, Finanza e Fisco), Barbara Cimmino (Export e Attrazione degli investimenti), Francesco De Santis (Ricerca e Sviluppo), Maurizio Marchesini (Lavoro e Relazioni Industriali), Vincenzo Marinese (Organizzazione e Rapporti con i Territori e le Categorie), Natale Mazzuca (Politiche Strategiche per lo Sviluppo del Mezzogiorno), Marco Nocivelli (Politiche Industriali e Made in Italy), Stefan Pan (Unione europea e Rapporto con le Confindustrie europee), Lara Ponti (Transizione Ambientale e obiettivi ESG) e tre Vice Presidenti di diritto, Giovanni Baroni (Presidente Piccola Industria), Riccardo Di Stefano (Presidente Giovani Imprenditori) e Annalisa Sassi (Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali).
Ai cinque Delegati del Presidente, già nominati in occasione della presentazione della nuova squadra di vertice – Leopoldo Destro (Trasporti, Logistica e Industria del Turismo), Riccardo Di Stefano (Education e Open Innovation), Giorgio Marsiaj (Space Economy), Aurelio Regina (Energia), Mario Zanetti (Economia del Mare) – si è aggiunto oggi Pietro Labriola che seguirà la Transizione Digitale.
Completano il team di vertice i tre Special Advisor: Antonio Gozzi (Autonomia Strategica Europea, Piano Mattei e Competitività), Gianfelice Rocca (Life Sciences) e Alberto Tripi (Intelligenza Artificiale).
Maurizio Tarquini assume da oggi l’incarico di Direttore Generale mentre Raffaele Langella, a cui il Presidente Orsini ha rivolto un sentito ringraziamento per il suo lavoro, rimarrà Consigliere Diplomatico.

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ALTA SARTORIA E TECNOLOGIA, LA SCOMMESSA DI CAPRICE BESPOKE https://www.confindustriamolise.it/alta-sartoria-e-tecnologia-la-scommessa-di-caprice-bespoke.html Thu, 29 Feb 2024 11:13:41 +0000 https://www.confindustriamolise.it/?p=1195 Una startup fashion-tech nata da poco più di un anno da un concept di Amedeo Scarano che unisce la tradizione sartoriale all’avanguardia tecnologica, riducendo gli sprechi e abbracciando la sostenibilità. È proprio Scarano (31 anni), fondatore e unico ad occuparsi dell’attività, a raccontarci la nascita del business e le ambizioni future. “All’inizio della carriera professionale […]

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Una startup fashion-tech nata da poco più di un anno da un concept di Amedeo Scarano che unisce la tradizione sartoriale all’avanguardia tecnologica, riducendo gli sprechi e abbracciando la sostenibilità. È proprio Scarano (31 anni), fondatore e unico ad occuparsi dell’attività, a raccontarci la nascita del business e le ambizioni future.

All’inizio della carriera professionale il mio sogno era lavorare nel mondo delle banche d’affari”, racconta Scarano che proprio in ambito finanziario ha la possibilità di toccare con mano il settore del lusso: “La mia passione per l’alta sartoria, unita alla riflessione portata dalla pandemia, mi ha spinto a decidere di lasciare il mio lavoro nell’Investment Banking ed iniziare a lavorare a questa attività”.

Apre un negozio nel centro della pittoresca Campobasso, città di origine che aveva lasciato a 19 anni e dove ritorna per dedicarsi ad una idea d’impresa che unisce lusso e unicità ai valori tipici del territorio. La sede a Campobasso non è solo una scelta logistica, ma anche un’affermazione di attaccamento territorio, che promuove uno storytelling di vita lenta e turismo sostenibile, valori permeati e condivisi dall’azienda.

E che per come è concepita esprime l’essenza della sostenibilità: “La mia sartoria di abiti Made in Italy non ha magazzino, non ci sono sprechi di materie prime, produce capi su misura e su ordinazione; in questo modo superiamo – racconta il giovane startupper – tutti i problemi produttivi tipici del mondo della moda come le rimanenze di magazzino, i ritorni, la stagionalità e gli sprechi produttivi, incarnando una produzione amica dell’ambiente che non produce inquinamento”, in antitesi rispetto a quello che la moda fast fashion propone e alimenta. “Ho bassissimi costi fissi legati alla gestione del negozio e reinvesto tutti i guadagni. Anche gli scarti della produzione vengono riutilizzati, ad esempio per realizzare prodotti di arredo come cuscini”.

Il nome Caprice Bespoke richiama l’opera ‘24 capricci’ di Paganini ed evoca l’isola di Capri: una scelta fatta per essere pronunciabile dai clienti all’estero e vicina al loro immaginario dell’Italia.

Una svolta nel mondo della moda, dove si abbandona l’approccio tradizionale della sartoria per avvicinare la tecnologia e la personalizzazione fatta tutta attraverso il digitale direttamente sullo smartphone: “L’innovazione chiave è l’adozione di misurazioni del corpo e l’individuazione della taglia più adatta con le videoconferenze o attraverso la fotocamera dell’App. Questo approccio consente ai clienti di ottenere capi su misura senza la necessità di visite fisiche, rendendo il processo di acquisto più comodo ed efficiente. Utilizzando la realtà aumentata, i clienti possono visualizzare i prodotti in ambienti reali, rendendo l’esperienza di shopping più coinvolgente”.

Per l’espansione del brand, Scarano è alla ricerca di un investitore: “Stiamo cercando di espandere la nostra presenza online e per questo siamo alla ricerca di un partner, italiano o estero, che condivida la nostra visione e che possa aiutarci a portare il nostro brand a un livello internazionale, sfruttando al meglio le potenzialità del digitale. Un aspetto fondamentale da considerare è che, entro il 2025, i Millennials e la Generazione Z costituiranno circa la metà del mercato globale dei beni di lusso. È proprio a questa significativa fetta di mercato che puntiamo”.

Se sei una startup e non consideri la possibilità di avviare la tua attività nel Sud, stai perdendo un’importante opportunità” afferma Amedeo Scarano quando spiega le ragioni di una sede in Molise: “Il business ha preso vita grazie ai fondi ottenuti attraverso il programma di incentivazione per l’imprenditoria chiamato “Resto al Sud”. Oltre ai crediti di imposta per Industria 4.0 abbiamo beneficiato anche di quelli specifici per il Mezzogiorno al 45%, entrambi cumulabili sulle stesse voci d’investimento”. Le ragioni per investire in Molise ci sono tutte, trattandosi di una impresa nata da poco più di un anno che ha realizzato negli ultimi tre mesi più della metà del fatturato dell’anno precedente, “una piccolissima realtà ma in crescita”.

Non ha dubbi quindi sulla scelta di fare impresa proprio in Molise anche se – ammette Amedeo Scarano – “La vita imprenditoriale qui è caratterizzata da diverse complessità”. E nel passaggio dal mondo della finanza a quello dell’economia reale sul territorio, decide di avvicinarsi al mondo associativo: “Ho conosciuto il sistema Confindustria in un’altra regione, dove ho apprezzato la possibilità di stabilire nuovi contatti e accedere a diversi servizi utili”, inoltre, “abbiamo da poco ricostruito il gruppo giovani del Molise, assieme al presidente Marcello Melizza, Gianni Niro e Saverio Mastrosimone. Qui i giovani ci sono ma il problema è che non c’è industria e fare impresa è troppo complicato”.

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Progetto EDIH AMo – Consulenza per l’innovazione – Presentazione 7 febbraio ore 11 https://www.confindustriamolise.it/progetto-edih-amo-consulenza-per-linnovazione-presentazione-7-febbraio-ore-11.html Tue, 06 Feb 2024 09:41:35 +0000 https://www.confindustriamolise.it/?p=1173 Il prossimo 7 febbraio 2024 verrà presentato il progetto EDIH AMo, che mette insieme diversi partner pubblici e privati  dell’Abruzzo e del Molise per offrire consulenza alle imprese in materia di innovazione. In particolare, grazie al finanziamento del Ministero dello Sviluppo Economico, le imprese potranno: richiedere una valutazione sulla fattibilità dei propri progetti di innovazione e […]

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Il prossimo 7 febbraio 2024 verrà presentato il progetto EDIH AMo, che mette insieme diversi partner pubblici e privati  dell’Abruzzo e del Molise per offrire consulenza alle imprese in materia di innovazione.
In particolare, grazie al finanziamento del Ministero dello Sviluppo Economico, le imprese potranno:
  • richiedere una valutazione sulla fattibilità dei propri progetti di innovazione e investimento,
  • effettuare delle prove di laboratorio presso centri qualificati;
  • realizzare percorsi formativi per le risorse umane dedicate alle innovazioni;
  • ottenere consulenza sui finanziamenti disponibili per la realizzazione del progetto.
Confindustria Molise è partner di EDIH AMo insieme a CNA e Sviluppo Italia in Molise. Per l’Abruzzo partecipano al progetto le università di Chieti – Pescara, dell’Aquila e di Teramo, tutti i poli tecnologici presenti nella regione, oltre a tutte le Confindustrie territoriali abruzzesi, la CNA Abruzzo e altre organizzazioni di categoria.
Tra i partner tecnologici si segnala anche l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, che mette a disposizione delle imprese i propri laboratori di ricerca insieme a quelli delle università abruzzesi.
L’evento di presentazione si terrà il prossimo mercoledì 7 febbraio alle ore 11 presso la sala di Sviluppo Italia, nell’incubatore di Campochiaro.
Tutte le imprese possono partecipare, per approfondire le opportunità offerte dal progetto.

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Su “L’Imprenditore” un articolo su Dolceamaro https://www.confindustriamolise.it/su-limprenditore-un-articolo-su-dolceamaro.html Thu, 06 Apr 2023 10:55:26 +0000 https://www.confindustriamolise.it/?p=1061 Sulla rivista di Confindustria “L’Imprenditore”, da sempre attenta a pubblicare storie di successo del proprio sistema associativo, è stato pubblicato un articolo sull’azienda Dolceamaro, in cui il titolare Claudio Papa racconta come è nata ed è cresciuta l’azienda di Monteroduni, oggi presente su tanti mercati internazionali. Qui il link all’articolo completo: https://www.limprenditore.com/dal-molise-confetti-e-prelibatezze-firmate-dolceamaro

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Sulla rivista di Confindustria “L’Imprenditore”, da sempre attenta a pubblicare storie di successo del proprio sistema associativo, è stato pubblicato un articolo sull’azienda Dolceamaro, in cui il titolare Claudio Papa racconta come è nata ed è cresciuta l’azienda di Monteroduni, oggi presente su tanti mercati internazionali.

Qui il link all’articolo completo: https://www.limprenditore.com/dal-molise-confetti-e-prelibatezze-firmate-dolceamaro

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Nella ZES aiuti ridotti dal Governo https://www.confindustriamolise.it/nella-zes-aiuti-ridotti-dal-governo.html Thu, 09 Mar 2023 12:03:37 +0000 https://www.confindustriamolise.it/?p=1053 Nelle scorse settimane alcune aziende che hanno interesse ad avviare investimenti importanti nell’area ZES Adriatica, in cui ricade il Molise, hanno riscontrato che i contributi che potrebbero ricevere saranno inferiori a quelli stabiliti dalle norme europee. Infatti nel 2021, nel prorogare fino a dicembre 2023 il credito d’imposta per nuovi investimenti in area ZES, il […]

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Nelle scorse settimane alcune aziende che hanno interesse ad avviare investimenti importanti nell’area ZES Adriatica, in cui ricade il Molise, hanno riscontrato che i contributi che potrebbero ricevere saranno inferiori a quelli stabiliti dalle norme europee.
Infatti nel 2021, nel prorogare fino a dicembre 2023 il credito d’imposta per nuovi investimenti in area ZES, il Governo ha stabilito che le intensità di aiuto applicabili saranno quelle più basse fissate nel precedente periodo di programmazione, invece di quelle maggiorate approvate di recente dall’Unione Europea.
Questo significa per il Molise un’aliquota del 25% per le grandi imprese invece del 30, per le medie di 35 invece di 40 e per le piccole imprese 45 invece che 50%.
“Non è accettabile che gli aiuti alle imprese, che l’Europa riconosce in una certa entità, siano ridotti dal governo proprio in quelle aree che più hanno bisogno di nuovi investimenti – sottolinea il presidente di Confindustria Vincenzo Longobardi – Le ZES dovrebbero essere aree che catalizzano investimenti produttivi per trainare lo sviluppo del Mezzogiorno. Se il governo, invece di aumentarne l’attrattività, le depotenzia, rendendo addirittura più conveniente investire in aree non ZES per usufruire di percentuali di aiuto più alte, manda un segnale molto
negativo -. Il Molise, partecipando alla ZES adriatica, ha creduto molto nel progetto, per le ricadute che potrebbe avere in termini di sviluppo del territorio. “Il Governo, invece, ha dimostrato di non crederci abbastanza”, conclude Longobardi.
“Ci auguriamo non solo che ci sia una proroga degli incentivi per le ZES, che scadranno a dicembre 2023, ma anche che venga corretta questa anomalia, che vede le imprese delle regioni del Sud al momento destinatarie di aiuti inferiori a quelli riconoscibili in base alle classificazioni dell’Unione Europea”.

Apprezziamo molto il lavoro che sta svolgendo il Commissario per rendere attrattive le ZES, – continua Longobardi – soprattutto per accelerare e sburocratizzare procedure, cosa assolutamente determinante per favorire i nuovi investimenti. I punti percentuali in meno che le imprese possono ricevere in termini di aiuto potrebbero però fare la differenza rispetto ad altre aree svantaggiate d’Europa, dove la carta degli aiuti si applica senza riduzione. Tali aree, infatti, sono attualmente più attrattive del nostro Mezzogiorno, potendo contare su aiuti più consistenti.
Il nostro obiettivo – conclude Longobardi – è quello di affiancare il Commissario nel sollecitare la politica affinché le ZES diventino un vero volano di sviluppo del Mezzogiorno: non solo, quindi adeguare le intensità di aiuto, ma anche prorogare ben oltre il 2023 la loro fruibilità. Per realizzare e completare investimenti di milioni di euro non bastano pochi mesi ma occorrono diversi anni.
Auspichiamo, quindi, non solo che i poteri del Commissario vengano ampliati e rinforzati, ma anche che le imprese possano godere del massimo degli aiuti previsti dalle norme comunitarie, per un periodo il più lungo possibile”.

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Confindustria Molise si esprime sull’autonomia differenziata https://www.confindustriamolise.it/confindustria-molise-si-esprime-sullautonomia-differenziata.html Thu, 09 Mar 2023 11:37:39 +0000 https://www.confindustriamolise.it/?p=1048 “Il ddl Calderoli sull’autonomia differenziata, approvato pochi giorni fa in Consiglio dei Ministri, pesa come un macigno sulle regioni del Sud perché non presuppone il principio cardine del federalismo fiscale, ossia la perequazione, quel meccanismo che assegna fondi senza vincoli di spesa per uniformare prestazioni e diritti in tutto il Paese, come scritto nella Costituzione. […]

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Il ddl Calderoli sull’autonomia differenziata, approvato pochi giorni fa in Consiglio dei Ministri, pesa come un macigno sulle regioni del Sud perché non presuppone il principio cardine del federalismo fiscale, ossia la perequazione, quel meccanismo che assegna fondi senza vincoli di spesa per uniformare prestazioni e diritti in tutto il Paese, come scritto nella Costituzione.

E’ sotto gli occhi di tutti che al Nord si vive meglio rispetto al Sud, perché la sanità funziona meglio, stessa cosa per la scuola e per i trasporti. Lo dicono i tanti rapporti sull’economia e lo stato di salute del Paese. Non si può, perciò, pensare all’autonomia differenziata se non si definiscono prima i Lep (livelli essenziali delle prestazioni), ossia quel minimo di prestazioni e servizi che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale. Lo ha ben detto il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi, definendo “intellettualmente non onesto” pensare all’autonomia senza prima definire i Lep e finanziarli, ma non con il principio della spesa storica di un determinato territorio.

Ci sono materie sulle quali la centralità dello Stato non può essere derogata, sanità e scuola in primis. Ma le nostre preoccupazioni – aggiunge Natale – riguardano quegli ambiti che impattano fortemente sulla politica industriale come l’energia, l’ambiente, le grandi infrastrutture di trasporto, il commercio con l’estero, ossia materie che non possono essere gestite a livello locale perché ne deriverebbe una confusione normativa che le imprese non sarebbero in grado gestire.

Non possiamo più accettare un Paese a due velocità, con un Nord che corre e un Sud che arranca.

La riforma del titolo V della Costituzione, che dal 2001 ha demandato alle regioni competenze su materie fondamentali come scuola, sanità, infrastrutture e ambiente, ha fatto proliferare negli anni pubbliche amministrazioni inefficienti a supporto di governi regionali che hanno generato debiti drammatici nella sanità (la cui spesa vale l’80% del bilancio regionale). Da qui l’enormità di problemi che ne sono derivati, sempre più grandi e irrisolvibili, che rendono difficile vivere e fare impresa nel Mezzogiorno molto più che nel resto d’Italia.

Oggi, grazie al Pnnr, abbiamo l’occasione per crescere e superare i divari enormi che spezzano l’Italia. Ci aspettavamo che questo Governo si impegnasse sulle riforme che l’Europa ci ha chiesto di fare, non certo sul ddl Calderoli approvato in fretta e furia.

Abbiamo bisogno di riforme che servono a riequilibrare il Paese e a restituire a tutti i cittadini italiani gli stessi diritti e le stesse opportunità”.

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Nuovi incarichi in Confindustria per Enrico Colavita e Mauro Natale https://www.confindustriamolise.it/nuovi-incarichi-in-confindustria-per-enrico-colavita-e-mauro-natale.html Thu, 16 Dec 2021 15:35:43 +0000 https://www.confindustriamolise.it/?p=995 Per Confindustria Molise l’anno si chiude con il conferimento di due importanti cariche a livello nazionale.  Enrico Colavita e Mauro Natale, entrambi Past President dell’Associazione degli industriali molisani, sono stati eletti rispettivamente in Federalimentari, in qualità di consigliere delegato ai rapporti con la Commissione europea, e nel Comitato Piccola Industria, in qualità di Vicepresidente con delega al […]

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Per Confindustria Molise l’anno si chiude con il conferimento di due importanti cariche a livello nazionale

Enrico Colavita e Mauro Natale, entrambi Past President dell’Associazione degli industriali molisani, sono stati eletti rispettivamente in Federalimentari, in qualità di consigliere delegato ai rapporti con la Commissione europea, e nel Comitato Piccola Industria, in qualità di Vicepresidente con delega al lavoro e welfare.

Colavita, espressione della migliore imprenditoria italiana del mondo, è da sempre presente in Confindustria e in modo particolare in Federalimentari, la federazione italiana dell’industria alimentare, secondo settore manifatturiero che, con un fatturato annuo di oltre 145 miliardi di euro, contribuisce per l’8% al PIL nazionale. Analogamente Natale, imprenditore solido e innovativo che in Italia e all’estero ha saputo diversificare il proprio business raggiungendo sempre ottimi traguardi, lavorerà nella squadra del Comitato della Piccola industria di Confindustria per promuovere la crescita economica delle imprese di dimensioni minori

Il commento di Vincenzo LONGOBARDI, PRESIDENTE CONFINDUSTRIA MOLISE: “Con i nuovi incarichi conferiti a livello nazionale, i colleghi Mauro NATALE ed Enrico Colavita danno lustro a tutta l’imprenditoria molisana e offrono una testimonianza di come una piccola realtà associativa come quella nostra sappia farsi valere anche a livello nazionale.

Si tratta di importanti rappresentanze, in quanto la Piccola industria è l’emblema dell’imprenditoria italiana aderente a Confindustria ed è una parte essenziale del nostro sistema. Federalimentari, d’altro canto, opera da sempre al fianco delle aziende, orientando le capacità imprenditoriali verso le migliori opportunità di business in Italia e all’estero.

Sono certo che anche questa volta Colavita e Natale sapranno apportare un valido contributo di idee e argomentazioni, guardando l’orizzonte che ci attende con l’entusiasmo tipico di chi fa impresa ma anche con la consapevolezza dell’importante partita che stiamo per giocare. 

Ai colleghi Colavita e Natale rivolgo gli auguri di buon lavoro, invitando chiunque faccia impresa in Molise a conoscere il nostro sistema e a farne parte”.

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Costi dell’energia – Iniziativa Confindustria Molise https://www.confindustriamolise.it/costi-dellenergia-iniziativa-confindustria-molise.html Thu, 25 Nov 2021 15:54:13 +0000 https://www.confindustriamolise.it/?p=980 In considerazione del considerevole aumento dei costi energetici per le imprese, la nostra Associazione ha avviato un percorso di collaborazione con Unica Energia, una società consortile con sede a L’Aquila, nata ad iniziativa di Unindustria Lazio, Assosistema, e Confindustria L’Aquila – Abruzzo Interno. Unica Energia svolge attività di energy management per le imprese, affiancandole nel […]

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In considerazione del considerevole aumento dei costi energetici per le imprese, la nostra Associazione ha avviato un percorso di collaborazione con Unica Energia, una società consortile con sede a L’Aquila, nata ad iniziativa di Unindustria Lazio, Assosistema, e Confindustria L’Aquila – Abruzzo Interno.
Unica Energia svolge attività di energy management per le imprese, affiancandole nel conseguimento delle provvidenze e agevolazioni destinate al sistema industriale (imprese energivore, fiscalità, bandi, ecc.) e nella soluzione delle problematiche relative alla qualità del servizio elettrico. Inoltre stipula contratti collettivi per la fornitura di energia elettrica e fa acquisti strutturati di gas naturale, in funzione dei profili di prelievo, gestendo gli approvvigionamenti di notevoli masse di energia destinate alle grandi imprese e alle PMI.
Le imprese interessate ad attivare una consulenza, anche solo per l’individuazione del fornitore più conveniente sulla base della propria operatività, possono richiedere i contatti presso i nostri uffici.

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Lo stato delle imprese italiane e le previsioni per i prossimi mesi https://www.confindustriamolise.it/lo-stato-delle-imprese-italiane-e-le-previsioni-per-i-prossimi-mesi.html Tue, 20 Apr 2021 09:23:07 +0000 https://www.confindustriamolise.it/?p=924 Confindustria è intervenuta lo scorso 14 aprile nelle audizioni preliminari all’esame del Documento di economia e finanza 2021 davanti alle Commissioni  quinte congiunte del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati. In sintesi, i punti principali affrontati nel corso dell’audizione. Lo scenario macro economico disegnato nel DEF per il 2021 e 2022 è sostanzialmente […]

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Confindustria è intervenuta lo scorso 14 aprile nelle audizioni preliminari all’esame del Documento di economia e finanza 2021 davanti alle Commissioni  quinte congiunte del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.

In sintesi, i punti principali affrontati nel corso dell’audizione.

Lo scenario macro economico disegnato nel DEF per il 2021 e 2022 è sostanzialmente in linea con quello previsto dal Centro Studi Confindustria ed è basato sull’ipotesi che entro settembre la campagna di vaccinazione abbia raggiunto l’80% dei cittadini italiani.

Il contesto attuale pone problematiche di breve e di lungo periodo.

Nel breve periodo queste riguardano:

  • il crollo dei cash flow delle imprese nell’ultimo anno:
    – crea un problema di liquidità che può diventare di solvibilità senza misure adeguate: grazie alle misure adottate questa carena è stata compensata; ora è importante mantenere tali misure fino all’uscita dalla crisi come indica il DEF;
    – mette a rischio la sopravvivenza anche di quelle imprese che prima dell’epidemia avevano bilanci e prospettive solide. I sostegni sinora hanno svantaggiato le imprese più strutturate. Il Governo con il prossimo scostamento di bilancio intende cambiare rotta e tenere conto oltre che del fatturato anche dei costi fissi non indennizzati sostenuti dalle imprese.
  • La crescita del “peso del debito” per le imprese italiane dovuto al maggior ricorso ai prestiti. Come correttamente indica il DEF, occorre mettere in campo misure in grado di creare un contesto favorevole alla patrimonializzazione delle imprese.
  • L’impennata dei prezzi internazionali delle commodity sta peggiorando ulteriormente i cash flow delle imprese industriali, che non stanno scaricando i rincari sui prezzi.
    Negli ultimi 12 mesi si è ridotto di quasi un milione il numero degli occupati e sono molto forti i divari tra settori nel recupero dei livelli di input di lavoro pre-Covid. Per questo è necessario favorire le transizioni occupazionali da settori/imprese in difficoltà verso settori/imprese in crescita rafforzando gli strumenti per la riqualificazione professionale per far crescere l’occupabilità dei lavoratori, accanto a quelli di sostegno al reddito.
  • Il principale problema di lungo periodo riguarda la bassa crescita riflesso della bassa dinamica della produttività: in 20 anni l’Italia ha cumulato un ritardo di 20 punti percentuali rispetto alla Germania.

Il programma Next Generation EU è una grande occasione per realizzare una strategia coerente in cui gli investimenti a sostegno dell’economia sono accompagnati da riforme strutturali adeguate. In primis quella della pubblica amministrazione.

Le intenzioni del Governo vanno in questa direzione ma ancora non sappiamo come verranno spese e gestite dalla PA le risorse europee. Sull’implementazione del PNRR, l’Italia gioca la sua credibilità e, visto l’alto debito che ha, il suo futuro.

In allegato, le slide presentate durante il corso dell’audizione.

Audizione Confindustria 14.04.2021

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Check-up Mezzogiorno: forte impatto del Covid, urgente accelerare la programmazione dei fondi UE https://www.confindustriamolise.it/857.html Tue, 22 Dec 2020 16:11:42 +0000 https://www.confindustriamolise.it/?p=857 L’Indice Sintetico dell’Economia Meridionale continua a scendere e registra, nel 2020, secondo le stime preliminari, un calo di oltre 40 punti rispetto all’anno precedente, il più basso registrato a partire dal 2007. Gli effetti recessivi della pandemia sul PIL nel 2020 si prevede che siano appena meno pronunciati nel Sud (-9% l’andamento del Pil) rispetto […]

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L’Indice Sintetico dell’Economia Meridionale continua a scendere e registra, nel 2020, secondo le stime preliminari, un calo di oltre 40 punti rispetto all’anno precedente, il più basso registrato a partire dal 2007. Gli effetti recessivi della pandemia sul PIL nel 2020 si prevede che siano appena meno pronunciati nel Sud (-9% l’andamento del Pil) rispetto al Centro-Nord (-9,8%), ma comunque consistenti; per il 2021 e 2022 la ripresa del Mezzogiorno si prospetta invece sensibilmente più debole (rispettivamente +1,2% e +1,4%) rispetto al Centro-Nord (+4,5% e +5,3%). Alcune variabili evidenziano però anche una capacità di “resilienza” dell’economia meridionale, sulla quale puntare la ripresa, accelerando l’impiego delle risorse UE già disponibili e di quelle programmate già dall’anno prossimo.

È questa la sintesi che emerge dal Check-up Mezzogiorno sulla congiuntura del 2020 elaborato da Confindustria e SRM (Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo).

La pandemia continua a produrre effetti preoccupanti sul sistema socioeconomico del Mezzogiorno, ma alcuni dati congiunturali sul 2020 offrono l’opportunità di capire meglio cosa è accaduto e cosa serve nell’immediato e in prospettiva per limitare i danni e rilanciare lo sviluppo.

Tutti gli indicatori che compongono l’Indice Sintetico dell’Economia Meridionale registrano una contrazione significativa (PIL, investimenti, export e occupazione), salvo le imprese attive, in moderata crescita netta.

Pesa sul PIL soprattutto il calo dell’export del Mezzogiorno, che nei primi nove mesi del 2020 registra una diminuzione complessiva su base annua (-15,6%), contro il -12,2 del nel Centro-Nord; più marcata nel settore manifatturiero (-14% contro -10,8%); calano soprattutto i settori coke e prodotti petroliferi raffinati (quasi il 40% del Sud, contro il -35,4% del Centro-Nord), tessile e abbigliamento (-31,3% e -20,7%), mentre si registra una crescita dei prodotti alimentari, quasi tutta concentrata al Sud (+7,2%).

Ma c’è la possibilità concreta e immediata di intervenire ancora sull’emergenza sanitaria, sui suoi impatti indotti dalla nuova fase pandemica e sul sostegno alla transizione delle imprese per una nuova politica di sviluppo del Mezzogiorno.

A questo link è possibile consultare integralmente il rapporto Check-Up Mezzogiorno 2020.

Check up Mezzogiorno dicembre 2020

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